Fondazione Trentina
per la Ricerca sui Tumori

Progetti di ricerca

CONTENUTI DELLA BORSA DI STUDIO “MARIO DE LUCA” – Nota di sintesi

ANNO: 20xx

La borsa di studio “Mario De Luca” fornisce sostegno alla ricerca in ambito universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento.
In particolare, dal 2011 la Fondazione ha fornito il sostegno ad un primo anno di attività di ricerca, volta ad evidenziare le maggiori criticità derivanti dagli inquinanti atmosferici a più elevato potenziale cancerogeno, seguito dal sostegno al primo anno di una ricerca di dottorato, focalizzato sulla proposta di strategie per la riduzione degli impatti di inquinanti come diossine e furani, policlorobifenili (PCB) e benzene sulla popolazione esposta. Grazie al sostegno della Fondazione e alla generosa donazione della Famiglia De Luca di Cles (TN), è stata fatta luce su situazioni di esposizione agli inquinanti fino ad ora sottostimate e per le quali non esiste ancora un controllo dal punto di vista normativo.

Inoltre, si è focalizzato l’attenzione sull’individuazione di punti deboli nell’attuale normativa ambientale, che, si è scoperto, tende a sottostimare il rischio cancerogeno derivante dall’esposizione a livelli di inquinamento considerati accettabili dall’attuale assetto normativo.
Diverse proposte, volte al superamento di tali limitazioni, sono state formulate e i risultati sono stati pubblicati a convegni e riviste scientifiche internazionali, a riconoscimento dell’importante ruolo della Fondazione nella ricerca e nella divulgazione scientifica. Inoltre, lo studio della catena alimentare ha consentito di creare un modello per stabilire un valore limite di deposizione al suolo (su campi e pascoli) per le diossine, in modo da preservare la popolazionedall’in gestione di cibi contaminati.
Le diossine infatti tendono ad accumularsi nei tessuti grassi di animali e in alcuni vegetali, entrando poi nella catena alimentare e arrivando fino a noi. Tale risultato riveste grande importanza, poiché il concetto di “limite di deposizione al suolo” è ancora assente a livello normativo.

Alcune indicazioni sono state già recepite dall’Agenzia per l’Ambiente locale, a dimostrazione della necessità di fare luce sull’argomento e l’importanza dei risultati fin qui conseguiti. L’adeguamento della normativa ambientale e l’imposizione di limiti più stringenti agli inquinanti cancerogeni deve andare di pari passo con lo studio dei sistemi di trattamento delle emissioni di inquinanti atmosferici. Per questo motivo, l’attività di ricerca finanziata dalla Fondazione e dalla Famiglia De Luca si sta ora concentrando sull’ottimizzazione di tecnologie che si sono dimostrate promettenti, in fase sperimentale, per l’abbattimento di tali inquinanti.

L’obiettivo finale è quello di iniziare un percorso per la riduzione della tossicità cancerogena delle emissioni in uscita da attività industriali e non.